Che vòi, Giggetto mio, m'ero stufato
da dovè stà mattina, giorno e sera
senza avecce gnisuno, ma ò pensato
finarmente che c'era la magnera
d'aripagasse subbito. So' annato
da un giornale a fà mette che c'era
un signore distinto e assai educato
che...
Vezzosa Lesbia la tua sorte estrema
è tua, ma in altri è passeggier dolore:
chi di morte in te vede aspro rigore
4sul proprio fato inorridisce, e trema.
E se v'è alcun, che solitario gema,
cerca...
Picciola instabil macchia, ecco, vivente
in sen d'argento alimentare e grato;
e posa ove il sol fisso è geminato
brieve un'ombra palpabile' e pungente.
5Lieve d'ebeno star fera mordente
fra...
Zitto. La bella Irene
schiude le labbra al canto,
zitto. Non osi intanto
4moversi fronda o fior.
Tacete su quegli olmi
0 passere inquiete,
Taci, o Silvan : tacete,
...