Tra i veli de la memoria

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Il sole che novo risplende,
che palpita su l'universo,
richiama, a un tratto, nel verso,
4l'eco de le morte vicende.

Ma tanto lontane e fra bui
vapori disperse e sepolte
che si direbbero, a volte,
8vicende e palpiti altrui.

Ho ricalcato, con agile
memoria, i più incerti e lontani
sentieri: ridesti i più vani
12fantasmi: ogni sogno più fragile,

Di che il ricordo è men certo.
Mi parve guardare, a traverso
un vetro che fosse mal terso,
16un vasto orizzonte deserto.

Ma pure, con vago stupore,
ho scorto un lontano barlume:
lo riconobbi: era il lume
20del mio primissimo amore.

Il solo, ne l'ampia distesa,
che ancora apparisse men spento,
e sola rimasta, di cento,
24l'imagine vostra, un po' accesa.

É dolce guardare a distanza,
come fra nebbie, il passato:
pensar: - Ciò ch'è stato, è stato:
28pure un barlume ne avanza! -

Bella eravate? Lo penso.
E foste buona? É men certo.
Credo perfin che ho sofferto
32un dolor vano, ma intenso.

Or non ne serbo più traccia
alcuna, nei sensi e nel cuore,
e, per durare, il rancore,
36come volete che faccia?

Rammento il color de le chiome
bionde: ma il suon de la voce,
Dio, come passa veloce
40da la memoria! Ma il nome,

Il nome vostro è ben vivo
ancora, e... qualcosa di più...
Non certo la vostra virtù,
44di che, per riguardo, non scrivo.

Non ho cercato più mai
dove vi siate rivolta.
Sì! ci ho pensato una volta,
48mentre passava in tramvai,

Per certi luoghi che io so,
che voi dovreste sapere...
se le memorie leggere
52non le gettaste nel Po!

Rammento d'un braccialetto
ch'io ti donava! Che indizio
d'amore! Che sacrifizio!
56Non giace forse, negletto,

Tra i più fulgenti? O in un giorno
men lieto - lontano era il conte -
saliva le scale del monte
60d'onde non è più ritorno?

Ahimè! direi che codesta
fine saria inglorïosa,
indegna de l'unica cosa
64di che memoria mi resta!

Ma quando fantastica il cuore
senza aver scelta una via,
è libera la fantasia
68di farvi una sorte migliore.

Chi sa che, per quanto men soda,
men fresca, ma certo più vana
non siate una gran cortigiana
72vestita a l'ultima moda,

Che guardi a traverso le tende
il cielo del proprio cortile,
pensando a quel cane, quel vile
76che non l'ha saputa comprendere?

O pure - già, tutto può darsi! -
ancor più evoluta e più colta,
non sfogli, ad uno per volta,
80gli ultimi libri comparsi?

Non dica: - Toh! guarda! che bravo!
Poeta? che melanconia!
rammento una certa poesia
84d'allora, ch'io gli declamavo,

Ma senza capirne mai niente!
E ciò gli metteva un dispetto!
O, ma chi l'avrebbe detto
88che fosse così intelligente?...

Già, il Tale dei Tali... Ma il nome
suo primo? Comincia per C...
Clemente?... Costanzo?... Ma come
92ho fatto a scordarlo così?

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