Sì sono angostioso e pien di doglia
e di molti sospiri e di rancura,
che non posso saver quel che mi voglia
e qual poss’esser mai la mia ventura.
5Disnaturato son come la foglia
quand’è caduta de la sua verdura,
e tanto più che m’è secca la scoglia
e la radice de la sua natura:
sì ch’eo non credo mai poter gioire,
10né convertir – la mia disconfortanza
in allegranza – di nessun conforto;
soletto come tortula voi’ gire,
solo partir – mia vita in disperanza,
per arroganza – di così gran torto.
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