S'eo trovasse Pietanza (Lucas)

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[Nuvola apps bookcase.svg](/wiki/File:Nuvola_apps_bookcase.svg) Questo testo fa parte della raccolta [The Oxford book of Italian verse](/wiki/The_Oxford_book_of_Italian_verse)

[p. [44](/wiki/Pagina:The_Oxford_book_of_Italian_verse.djvu/44)]

S’EO trovasse Pietanza
In carnata figura,
Mercè la chiedería
Ch’a lo meo male desse alleggiamento.
E ben faccio accordanza

[p. [45](/wiki/Pagina:The_Oxford_book_of_Italian_verse.djvu/45)]

Infra la mente pura,
Che ’l pregar mi varría,
Vedendo lo mio umile gecchimento.
E dico: Ahi! lasso, spero
Di ritrovar mercede,
Certo ’l meo cor nol crede:
C'io sono isventurato
Più ch’uomo innamorato;
Solo per me Pietà verría crudele.
Crudele e dispietata
Sería per me Pietate,
E contra sua natura,
Secondo ciò che mosso ha ’l meo distino,
E Mercede adirata,
Piena d’impietate.
I’ ho cotal ventura
Che pur disservo a cui servir non fino.
Per meo servir non veio
Che gio’ mi se n’accresca;
Anzi mi si rinfresca
Pena e dogliosa morte
Ciascun giorno più forte:
Ond’eo perir sento lo meo sanare
Ecco pena dogliosa
Che ne lo cor m’abbonda,
E spande per li membri,
Si che a ciascun ne ven’ soverchia parte.
Giorno non ho di posa,
Come nel mare l’onda:
Core, che non ti smembri?
Esci di pene, e dal corpo ti parte:
Ch’assai val meglio un’ora
Morir, che ognor penare,

[p. [46](/wiki/Pagina:The_Oxford_book_of_Italian_verse.djvu/46)]

Dacchè non può campare
Uomo che vive in pene,
Nè gaudio nullo invene,
Nè pensamento ha che di ben s’apprenda.
Tutti quei pensamenti,
Ch’e’ miei spirti divisa,
Sono pene e dolore,
Senz’allegrar, che non li s’accompagna;
Ed in tanti tormenti
Abbondo in mala guisa,
Che ’l natural colore
Tutto perdo, si ’l cor si sbatte e Tagna.
Or si può dir da manti:
Che è ciò che non si muore
Poi ch’è sagnato il core?
Risponde: chi lo sagna,
In quel momento istagna:
Non per mio ben, ma prova sua virtute.
La virtute, chi l’àve
D’uccidermi e guarire,
A lingua dir non l’oso,
Per gran temenza ch’aggio non la sdegni.
Ond’io prego soave
Pieta, che mova a gire
E faccia in lei riposo,
E Mercè umilemente se li alligni,
Sì che sie pïetosa
Di me, chè non m’è noja
Morir, s’ella n’ha gioja;
Che sol viver mi piace
Per lei servir verace,
E non per altro gioco che m’avvegna.

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