Poiche di nuove forme il cor m'ha impresso,
E fattol suo simil, la mia Nicea,
Con uno sguardo, onde non sol potea
Far bello un cor, ma tutto 'l mondo appresso;4
Da quel letargo, ove pur dianzi oppresso
Da le fallaci brame egro giacea,
Si scuote, sì, così s'avviva, e bea,
Che a chi 'l conobbe, più non par quel desso.8
Fortunato mio cor, più quel non sei,
Ma del manto vestito de gli Eroi,
Stai per nuova virtù non lunge à i Dei.11
Gentilezza, e valor, son pregi tuoi:
Nè già te lodo, anzi pur lodo lei,
E solo in te l'opra de gli occhi suoi.14
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