Gradir Cristo ben dee di pianto un rio,
torrente, ov’egli bee d’alme assetato;
se su l’acque vagò spirito e Dio,
su l’acque a passeggiar torna incarnato:
5e se la pace a chi l’offese offrio
giusto ben fu, poiché pietoso e grato
videsi a piè di chi piagarlo ardio
l’aureo crin, che l’insegna è del peccato.
L’occhio e la chioma in amorosa arsura
10se ‘l bagna e ‘l terge, avvien ch’amante allumi
stupefatto il Fattor di sua Fattura.
Chè ‘l crin se è un Tago e son due soli i lumi,
prodigio tal non rimirò natura
bagnar coi soli e rasciugar coi fiumi.
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