Per il nuovo fucile di piccolo calibro

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[p. [325](/wiki/Pagina:Opere_di_Mario_Rapisardi_5.djvu/325)]

PER IL NUOVO FUCILE

DI PICCOLO CALIBRO

E aguzzeremo ancor le menti infide
Noi di noi stessi a danno?
Ancor perfidi ferri, arti omicide
4Pregio e vittoria avranno?

Assai dunque, o furor, d’oro e di pianto
Spremuto all’uom non hai?
Non fu dunque l’uman genere affranto
8E strazíato assai?

Maledetto il Poter, che, le pie destre
Rapite all’officina
Liberatrice e al buon lavor campestre,
12I popoli incaína!

[p. [326](/wiki/Pagina:Opere_di_Mario_Rapisardi_5.djvu/326)]

E maledetto il tricorporeo mostro,
Che mentre Europa affanna,
Codardo insieme e bellicoso, il nostro
16Sangue per vin tracanna;

E barcollando ebbro e lascivo al peso
Delle insane armi, e nera
L’ombra gittando del reo corpo obeso
20Sopra la terra intera,

In minaccioso e lusinghevol suono
Al popolo che tace:
Trema, bofonchia, la Giustizia io sono;
24Esulta, io son la Pace!

Ah! poi che ancora alle menzogne orrende
La cieca turba indura,
E in man del fato ancor librata pende
28La vendetta immatura;

Poi che l’avida schiatta in ozj pravi
Dal vallato covile
Sdrajata ghigna, e schiere ostenta e navi
32Pomposamente vile;

[p. [327](/wiki/Pagina:Opere_di_Mario_Rapisardi_5.djvu/327)]

Su, prorompi, o Danubio, o Tebro, o Reno
Dal vergognoso letto:
Inabissate nel vorace seno
36Il genio maledetto!

Si desteranno al ruggir vostro immane
I dubitosi; rossa
Meteora, accenderà l’anime umane
40L’ora della riscossa.

Deh, come allora, a la civil procella
Dato il vermiglio crine,
Fiammeggerai terribilmente bella,
44Eguagliatrice Erine!

Deh, come innanzi a lei, supplice e prona
S’atterrerà l’indegna
Progenie, a lei che gloriosa e buona
48Passa e punir disdegna!

Io la vedrò. .. Ma dell’estrema notte
Sacra al terrore e all’ira,
A dì più mite, a più benigne lotte
52L’assorta anima aspira.

[p. [328](/wiki/Pagina:Opere_di_Mario_Rapisardi_5.djvu/328)]

O affratellati nel lavoro, eroi
Dell’avvenir, sul vago
Battel de’ sogni ardimentosi a voi
56Veleggia il cor presago.

Rifiorirà per le redente glebe,
Ch’or vaporano mute
Miserie e morbi alla pensosa plebe,
60L’opera e la salute.

Spira, magica Idea, splendi a’ natii
Campi; e nel tuo fecondo
Lume gl’ingegni fratricidi oblii
64Rinnovellato il mondo!

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