Sonetto beroldinghiano
[1 marzo](/wiki/Wikisource:Ricorrenze/1_marzo) 1819
Lingua mendace che invoca gli Dei
essendo in suo cuore ateo mitologico,
tu credesti ingannare i sensi miei
4con stile affettatamente pedagogico.
Del qual giammai creduto io non avrei
che mi stimassi tanto cacologico
da non discerner sensi buoni e rei
8sotto il velame del linguaggio anfibologico.
Falso avvocato ne fingesti difensore
per tirare in rovina il tuo cliente.
11O stelle! o numi! chi vide un tale orrore?.
E per tradire ancor più impunemente
pigliare un nome caro all'alme Suore
14come la tua inizial spergiura e mente!
Testi correlati
- [Postilla al sonetto "A Carlo Porta"](/wiki/Postilla_al_sonetto_%22A_Carlo_Porta%22) [Postilla al sonetto "A Carlo Porta"](/wiki/Postilla_al_sonetto_%22A_Carlo_Porta%22) ([1819](/wiki/Categoria:Testi_del_1819))