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    Io fuʼ ʼn su lʼalto e ʼn sul beato monte

    chʼiʼ adorai baciando ʼl santo sasso,

    e caddi ʼn su quella pietra, di lasso,
    4ove l'onesta pose la sua fronte,


    e ch’ella chiuse dʼogni vertù il fonte

    ...

  •  

      Io m’ag[g]io posto in core a Dio servire,

    com’io potesse gire in paradiso,

    al santo loco, c’ag[g]io audito dire,

    o’ si mantien sollazo, gioco e riso.5

      Sanza mia donna non vi voria gire,

    ...

  •  

    ACCOSTARSI all'oscuro

    mio letto, dalle porte

    raggianti, io vidi il puro
    4angiolo della morte.


    Una dorata ciocca

    velava gli occhi suoi:

    rideva la sua bocca
    ...

  • Io vogliọ del ver la mia donna laudare

    ed asembrarli la rosa e lo giglio:

    più che stella dïana splende e pare,

    e ciò ch’è lassù bello a lei somiglio.


    Verde river’ a lei rasembro e l’âre,5

    tutti color...

  • [p. ix]

    ...

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    Isp[l]endïente

    stella d’albore

    e pïagente

    donna d’amore,

    ben lo mio cor, c’ài in tua balìa,5

    da voi non si diparte, in fidanza;

    or ti rimembri, bella, la dia

    che noi...

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    Iudicium hoc intentio mea

    dà de l[o] foco, che mandato m’hai:

    che sia i sospiri e i dolor, che trai
    4per illa que est pulcrior nappea.


    Oculis tuis et quacumque dea,

    ed allo cor che sì inamorato...

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    Gli occhioni dolorosi

    volge senza belare

    e pare che non osi

    perdono domandare.


    Oh vorrebbe tornare

    ai suoi prati odorosi

    sotto gli alberi ombrosi

    tra i fiori a pascolare!


    Oh, il soavissimo incanto

    delle notti stellate...