Mestizia

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[Nuvola apps bookcase.svg](/wiki/File:Nuvola_apps_bookcase.svg) Questo testo fa parte della raccolta [Poesie inedite (Pellico)](/wiki/Poesie_inedite_(Pellico))

[p. [218](/wiki/Pagina:Poesie_inedite_di_Silvio_Pellico_I.djvu/220)]

MESTIZIA.

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In eo enim in quo passus est ipse et tentatus,
potens est et eis qui tentantur auxiliari.

(Ep. ad Ilebr. 2. 18).

Ah, nell’uom non v’è possa costante!
E quell’io che poc’anzi era forte;
Di repente in mestizia di morte
4Sento l’alma di novo languir!
Grave incarco per me stesso
Portar so di giorni amari,
Ma pacato de’ miei cari
8Ricordar non so il martìr.

[p. [219](/wiki/Pagina:Poesie_inedite_di_Silvio_Pellico_I.djvu/221)]

Questa almen, questa grazia dimando
Nell’affanno che oppresso mi tiene,
Che del mio Federico alle pene
12Talor possa conforto versar:
Ch’io talvolta ridir possa
A quel mesto amico mio,
Che per lui non cesso a Dio
16Preci e gemiti alternar.

Ma nessuno a mia brama risponde!
Passan gli anni, è chi sa se frattanto
Quell’amato i suoi giorni di pianto
20Sulla terra strascini tuttor?
Alto duol pensarlo estinto,
Alto duol pensarlo in vita!
Gronda sangue la ferita
24Più profonda del mio cor.

A te volgo i miei lai, Divin Figlio,
Che, sospeso in patibolo atroce,
Una lagrima giù dalla croce
28Sulla Madre lasciavi cader.
Pe’ dolori tuoi mortali,
Di tua Madre pe’ dolori,
Ah ti degna i nostri cuori
32Nell’angoscia sostener!

[p. [220](/wiki/Pagina:Poesie_inedite_di_Silvio_Pellico_I.djvu/222)]

Dalla croce una lagrima pure
Sull’eletto Giovanni spargevi:
Ogni dolce pietà conoscevi,
36Benedetta è da te l’amistà.
Benedici ogni memoria
Che m’avvince a Federico:
Voti innalzo per l’amico,
40Per me voti innalzerà!

E se avvien che il dovuto proposto
Di non mai querelarci obblïamo,
Ti sovvenga che debili siamo,
44E che i forti anche ponno languir.
Ti sovvenga che tu pure
D’uman frale andasti cinto,
Che tristezza allor t’ha vinto,
48Ch’eri stanco di patir.

[Poesie inedite deco.png](/wiki/File:Poesie_inedite_deco.png)

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