Non per temprar l’altrui crescente ardore
sugli occhi usa costei nevi addensate,
ma per ferir da più lontano un core
4rinforza col cristal le luci amate.
Se co’ riflessi il sol nutre il calore,
questa, per far più fervide le occhiate,
l’oppon due vetri, acciò che ’l suo folgore
8vibri in vece di rai vampe adirate.
Ella, quasi Archimede, arder noi vuole,
ché sa che cagionò fiamme e feretri
per diafane vie passando il sole;
12o i petti tutti acciò ferire impetri,
ed agli strali suoi cor non s’invole,
vie più scaltra d’Amor, benda ha di vetri.
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