ACCOSTARSI all'oscuro
mio letto, dalle porte
raggianti, io vidi il puro
4angiolo della morte.
Una dorata ciocca
velava gli occhi suoi:
rideva la sua bocca
8sorridendo: —Mi vuoi?—
Rapita io nella bianca
sua desiata faccia,
io, di vane opre stanca,
12a lui tendo le braccia;
e, mentre l'affannoso
mio cor s'apre alla fede
del perfetto riposo
16che solo egli concede;
mi sibila vicina
una maligna voce:
"Destati; orsù, cammina,
20ripiglia la tua croce!"
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