[Nuvola apps bookcase.svg](/wiki/File:Nuvola_apps_bookcase.svg) Questo testo fa parte della raccolta [Versi di Giacomo Zanella](/wiki/Versi_di_Giacomo_Zanella)
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I GENITORI ALLA SPOSA.[1](#cite_note-1)
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PER NOZZE.
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O superstite al nembo, unica rosa
Di orto sfiorito! Impazïente all’ara
Altri ti chiama ed all’ambita sposa
4Serti prepara.
Ghirlande a noi non chiedere nè canto,
Indizio, o figlia, di giocondo affetto.
Ben sai da quanti soli abiti il pianto
8In questo tetto.
Figlia, tu parti. Nella nova stanza
Reca le grazie dell’ingenuo viso;
Resti a’ tuoi genitor la rimembranza
12Del tuo sorriso.
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Diletta, addio. Noi muti e solitari
A te pensando affretteremo i giorni
Che di un tenero pegno a’ vecchi lari
16Bella ritorni.
Dolce il pianto sarà, se con quegli occhi
E con quel volto sì pensoso e bello
Redivivo ci ponga in sui ginocchi
20Il tuo fratello.
Note
- [↑](#cite_ref-1) Pochi anni innanzi era morto l’unico fratello della sposa.