I poeti son oggi salmonei,
che imitan Giove nel romor dei tuoni.
La poesia è lampi e nuvoloni
non han freno i cavalli pegasei.
5Apollo va gridando: "o asso o sei!"
Voi volete esser tristi, o esser buoni,
far gargagliate, ovvero far canzoni?
Sturatevi gli orecchi a' detti miei.
Cantate solo quando il cor si desta:
10non vi spremete ognor concetti e sali,
collo strettoio, fuori della testa.
Studiate i sentimenti naturali,
e fate che uno stil vario li vesta,
e che or s’alzi al bisogno ed ora cali.
15Lo star sempre sull'ali,
non lascia andar del pari col soggetto,
né ben vestir le immagini col detto.
Avrò sempre a dispetto
quell’armonia, che ognor suona a distesa,
20come fan le campane di una chiesa.
Ma, sanamente intesa,
corre col cervo , è lenta col bue lento,
mormora col ruscel, fischia col vento.
Compassate l'accento,
25ch' or qui, or qua lo stile affretti o aggravi.
Queste dell' armonia sono le chiavi".