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Dolce dai calici
Forza discende,
Che scalda l’animo,
Che in core accende
Brama di Venere
Commista a vino
Di Dionisio[1](#cite_note-1)
Dono divino.
[p. [30](/wiki/Pagina:Poesie_greche.djvu/38)]
Aderge altissimo
L’uomo il pensiero:
Le città struggere
Sogna il guerriero;
Re sembra d’essere
A ognun di genti,
D’oro e d’avorio
Sono splendenti
Le case, portano
Navigli in mare
Il grano egizio:
Dolce è sognare,
Secondo ch’agita
Fervente in core
Votando calici
Il bevitore.
Note
- [↑](#cite_ref-1) Bacco.
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