[p. [24](/wiki/Pagina:Scherzi_poetici_di_vari_celebri_autori_italiani_e_veneziani.djvu/24)]
Con placido susurro
Zefiro in sul mattin, 2
Di fresco fiore azzurro
Errava intorno al crin. 4
Ne l’umide sue foglie
Il volo tempra, ed or 6
Tacito il vol raccoglie
Sul delicato fior. 8
Fugge talor dal fiore,
Poi torna onde partì; 10
D’uno in un altro orrore
Passa contento il dì. 12
Borea lo vide, e volle
Col fior anch’ei scherzar: 14
Corse inquïeto e folle
Le foglie ad agitar. 16
Prima una foglia, e appresso
Un’altra ne involò, 18
Poi con rabbioso eccesso
La chioma gli sfrondò. 20
[p. [25](/wiki/Pagina:Scherzi_poetici_di_vari_celebri_autori_italiani_e_veneziani.djvu/25)]
Coll’ali sue di gelo
Nel raddoppiar il voi 22
Alfin dal molle stelo
Spinse quel fior al suol. 24
A Fille Coridone
Così cantava un dì, 26
Ed ella il paragone
Spiega al pastor così: 28
Quel vago fior è il segno
Del combattuto cor, 30
Borea è geloso sdegno
E il zefiretto è Amor. 32