[Nuvola apps bookcase.svg](/wiki/File:Nuvola_apps_bookcase.svg) Questo testo fa parte della raccolta [The Oxford book of Italian verse](/wiki/The_Oxford_book_of_Italian_verse)
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AL cor gentil ripara sempre amore
Com’ a la selva augello in la verdura,
Nè fe’ amore avanti gentil core
Nè gentil core avanti amor natura;
Ch’adesso che fu il sole
Sì tosto lo splendore fu lucente,
Nè fu davanti il sole;
E prende amore in gentilezza loco
Così proprïamente
Como clarore in clarità di foco.
Foco d’amore in gentil cor s’apprende,
Como vertute in pietra prezïosa;
Chè da la stella valor non discende
Avanti ’l sol la faccia gentil cosa.
Poi che n’ha tratto fore
Per sua forza lo sol ciò che lì è vile,
La stella li dà valore:
Così al cor, ch’è fatto da natura
Schietto, puro, gentile,
Donna, a guisa di stella, lo inamora.
Amor per tal ragion sta in cor gentile
Per qual lo foco in cima del doppiero
Splende a lo suo diletto, chiar, sottile:
Non li staría altrimenti, tant’è fero.
Però prava natura
Rincontra amor como fa l’aigua il foco,
Caldo per la freddura.
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Amore in gentil cor prende rivera
Per suo consimil loco,
Com’adamas del ferro in la minera.
Fere lo sole il fango tutto ’l giorno,
Vile riman, nè ’l sol perde calore:
Dice om altier: ’Gentil per schiatta torno,’
Lui sembro ’l fango, e ’l sol gentil valore.
Chè non de’ dare om fede
Che gentilezza sia for di coraggio
In degnità di rede:
Se da virtute non ha gentil core,
Com’aigua porta raggio,
E ’l ciel riten le stelle e lo splendore.
Splende in la intelligenza de lo cielo
Deo creator, più ch’a nostri occhi il sole;
Quella ’ntende ’l suo fattor oltra ’l velo,
Lo ciel volgendo a lui ubidir tole,
E consegue al primero
Del giusto Deo beato compimento:
Così dar dovría ’l vero
La bella donna, che ne gli occhi splende
Del suo gentil talento,
Che mai da lei ubidir non si disprende.
Donna, Deo me dirà: ’Che prosumisti?’
(Stando l’anima mia a lui davanti:)
’Lo ciel passasti e fino a me venisti,
E desti in vano amor me per sembianti;
Ch’ a me convien la laude
E a la reina del reame degno,
Per cui cessa ogni fraude.’
Dir li potrò: ’Tenne d’angel sembianza
Che fosse del tuo regno:
Non mi fu fallo s’eo le posi amanza’.